Il desiderio di cambiare look, giocare con i colori o anche semplicemente coprire i capelli bianchi è ciò che spinge molte donne a ricorrere a tinte e decolorazioni. Purtroppo però la tinta per capelli, come qualunque tipo di trattamento che vada a modificare la struttura della chioma, può danneggiarla in modo significativo se i prodotti utilizzati non sono di qualità, o se non è eseguita da mani esperte e senza gli opportuni accorgimenti.
Ma prima di capire quali effetti può avere sulla salute del capello, vediamo innanzitutto cos’è la tinta. Quando parliamo di colorazione ci riferiamo a un composto chimico che agisce sulla struttura del capello alterandone il colore naturale. Per ottenere questo risultato è necessaria la combinazione di diverse sostanze che, legandosi tra loro, permettono di ottenere una certa reazione chimica. Tra queste ci sono gli agenti alcalinizzanti come l’ammoniaca, una sostanza volatile capace di sollevare le cuticole del capello e permettere così il passaggio degli agenti ossidanti come il perossido di idrogeno, attivandone il processo di decolorazione. Il perossido arriva allo strato intermedio del capello dove si trova la melanina, responsabile della colorazione della chioma, e la distrugge per permettere una nuova colorazione.
Non tutte le tinte però sono uguali e agiscono allo stesso modo, ci sono quelle temporanee che vanno via dopo uno o due lavaggi, le semipermanenti che resistono per quattro o più lavaggi, e le permanenti, che sono anche le più utilizzate. Le prime sono colorazioni ad alto peso molecolare, in cui i pigmenti di colore sono già pronte e si vanno a depositare sulla parte esterna del capello, dissolvendosi con l’acqua. La tintura semipermanente ossidante, anche conosciuta come riflessante, è la soluzione perfetta per ravvivare il colore naturale o coprire i primi capelli bianchi senza ricorrere direttamente alla tinta. Questo perché è un trattamento più delicato grazie all’assenza di ammoniaca. Ciò fa sì che la colorazione non vada ad agire sulla struttura del capello, ma che l’effetto rimanga principalmente all’esterno e penetri solo in piccola parte nei primi strati. Si ottiene così un colore luminoso che valorizza la base naturale di partenza, ma che svanisce dopo alcuni lavaggi. Arriviamo così alla tinta permanente, un trattamento capace di schiarire la capigliatura di due toni e di colorarla allo stesso tempo, ricoprendo completamente i capelli bianchi. Rispetto al riflessante è sicuramente più invasiva proprio a causa della penetrazione dell’ammoniaca all’interno delle squame, ma è anche vero che negli ultimi anni molto è stato fatto per creare formulazioni a base di sostanze idratanti che proteggono lo stelo e il fusto del capello, ma anche meno aggressive e irritanti per il cuoio capelluto stesso. L’esposizione frequente a questo tipo di trattamento può infatti rimuovere il sebo dalla cute, lasciandola vulnerabile alle aggressioni esterne causate dall’ambiente, dallo styling e da altri agenti irritanti. Un buon compromesso è l’uso di tinture naturali come l’henné, una polvere colorante che conferisce riflessi rossi e si ricava dalle foglie essiccate e polverizzate della Lawsonia Inermis. Combinata con diverse erbe tintorie permette di ottenere anche altre colorazioni oltre il rosso, ma il vantaggio principale è di essere un ottimo alleato per chi ha capelli molto sottili, deboli, fragili, così come per chi ha problemi di dermatite seborroica, grazie alle proprietà astringenti, antibatteriche e dermopurificanti.
Vediamo ora qualche consiglio per mantenere in salute e non indebolire ulteriormente i capelli tinti. Iniziamo dai lavaggi: evitare lo shampoo quotidiano per mantenere il colore brillante e vivo più a lungo, così come l’acqua troppo calda che danneggia le cuticole, già indebolite dalla tinta per capelli.
In estate una buona protezione dai raggi solari evita che la chioma diventi più chiara, si opacizzi e con l’acqua del mare o il cloro il colore viri all’azzurro-verde. Porre massima attenzione anche al calore dello styling: quando è eccessivo stressa ulteriormente il capello provocando il caratteristico effetto paglia. E ultimo, ma non ultimo, informarsi sempre sull’inci dei prodotti, evitando ingredienti come petrolati, parabeni e siliconi, troppo aggressivi sulla cute già sensibilizzata.