La tricodinia è un disturbo caratterizzato da fastidio o dolore, talvolta accompagnati da bruciore, formicolio o prurito, avvertiti in corrispondenza della radice dei capelli. Questa sensazione può essere più o meno intensa e può presentarsi temporaneamente o cronicizzare. La qualità e quantità di sebo sono fattori rilevanti, quindi chi ha un cuoio capelluto grasso sarà più soggetto a vedere l’insorgere di questa situazione patologica. L'ipersecrezione sebacea può infatti evolvere in dermatite seborroica causando irritazione. Altre possibili cause sono la follicolite al cuoio capelluto o l'acne. Anche la forfora, soprattutto quando associata alla seborrea (forfora grassa), può ostacolare l'attività follicolare e provocare tricodinia. Questa sensazione è spesso causata da un lievito che prolifera sul nostro cuoio capelluto: la Malassezia. I fattori che generano la forfora e la seborrea, o talvolta entrambi i fenomeni, sono molteplici. Tra questi lo stress, l’ansia, la scarsa micro-circolazione sanguigna a livello delle radici o, nel caso di una cute sensibile, l’inquinamento e la polvere.
In queste situazioni in cui il prurito è dovuto a una eccessiva produzione di sebo, grattarsi o sfregare con energia la testa durante i lavaggi può risultare controproducente e porta al rischio di danneggiare cute e capelli. Anche utilizzare prodotti di scarsa qualità potrebbe portare al peggioramento dei sintomi, e per questo è sempre importante scegliere accuratamente formulazioni specifiche.
Il cuoio capelluto grasso è quindi una delle cause più probabili di questo tipo di fastidio ma la sensazione di prurito alla testa e dolore, in generale, è indice di un’anomalia che sta alterando il normale processo di produzione e crescita dei capelli. La tricodinia segnala infatti un problema di salute della chioma e può accompagnare o precedere altre problematiche, come il telogen effluvium.
Tra le altre possibili cause di tricodinia si possono trovare anche l'infiammazione dei muscoli erettori dei capelli, soprattutto quando la chioma è costretta in posizioni non naturali (es. quando si fanno pettinature troppo strette o traumatiche per la capigliatura o quando si indossa un casco). Infine, questa patologia può essere il risultato di un'iper-sollecitazione neuro-muscolare della cute indotta nel tempo dal bruxismo (tendenza a digrignare i denti, specialmente durante il sonno).