In tricologia, al fenomeno della caduta dei capelli è spesso associato quello dell’effluvium. Ma di cosa si tratta nello specifico? La parola effluvium (in latino significa “spargimento”, “diffusione”) indica i sintomi della caduta di capelli originata da stress fisico o psichico o da cause organiche e funzionali. Questo tipo di cause determina una perdita di capelli che non è permanente, ma che segue il ciclo del capello. Si parla infatti di “telogen effluvium” o “anagen effluvium”, a seconda della fase vitale del capello coinvolta in questo fenomeno.
L’effluvium in anagen si caratterizza per la perdita di capelli in misura di diverse centinaia in fase anagen, ossia la fase di crescita del capello. Questa condizione si presenta di norma qualche giorno dopo rispetto a un evento particolarmente stressante, di tipo psichico o fisico (ad esempio un avvelenamento, ma anche una dieta aproteica o l’assuzione di particolari tipi di farmaci o sostanze).
L’effluvium in telogen invece si presenta durante la fase telogen del ciclo del capello, ossia quella in cui i capelli hanno terminato la loro fase di crescita e si staccano dai follicoli. L’effluvium in questo caso si comporta come un acceleratore del passaggio dalla fase di crescita alla fase di caduta e ricambio del capello.
L’effluvium in telogen, a sua volta, può essere classificato in due categorie: l’effluvio in telogen acuto e l’effluvio in telogen cronico. Il primo è caratterizzato da un’intensa e cospicua perdita di capelli, la cui causa principale è da ricercarsi in eventi stressanti di breve durata (ad esempio incidenti, lutti, interventi chirurgiche o malattie febbrili). I sintomi della caduta dei capelli relativa all’effluvium acuto non si manifestano subito dopo questi eventi, ma circa tre mesi dopo. Per fortuna, il fenomeno tende a risolversi spontaneamente nell’arco di qualche mese. L’effluvium in telogen cronico invece si tratta di un fenomeno relativamente costante nel tempo, in quanto legato a un disturbo cronico della crescita dei capelli. È causato da eventi come carenze nutrizionali o malattie sistemiche croniche.
FONTI: