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Calvizie precoce

Calvizie precoce, come combatterla?

Giugno 10

La calvizie precoce è un disturbo più diffuso di quanto si pensi. Colpisce circa un terzo della popolazione giovanile, soprattutto tra i maschi dai 12 ai 20 anni, ed è causata principalmente dall’alopecia androgenetica, provocata, a sua volta, dagli ormoni androgeni. Insieme alla componente genetica ci sono anche altri fattori che condizionano in modo decisivo la caduta prematura dei capelli, come le tensioni emotive, l’ansia, i traumi psicologici: tutte manifestazioni che inducono stress, da cui il nome alopecia da stress. Inoltre, una cattiva alimentazione, le diete aggressive, gli scompensi ormonali, il fumo, l’alcol o i disturbi del sonno possono peggiorare la situazione e colpire anche le donne, il cui numero è in continuo aumento.

Tra i primi segnali di calvizie precoce si riscontra un’eccessiva produzione di sebo, tricodinia, forfora e un forte assottigliamento del fusto. I capelli diventano sempre più deboli, spenti e sfibrati, fino a cadere e a provocare l’antiestetico diradamento. Il fenomeno negli uomini e nelle donne si manifesta in modi diversi: nei primi a essere colpita è principalmente la zona frontale, con un arretramento graduale dell’attaccatura e la successiva stempiatura. Nelle donne, invece, il diradamento è più diffuso e colpisce soprattutto la zona centrale della capigliatura, lasciando pressoché intatta l’area frontale.

Ciò di cui spesso non si tiene conto è il risvolto psicologico di questa patologia sui più giovani, specialmente sugli adolescenti. I soggetti affetti da diradamento tendono a non piacersi e a non accettarsi. Sentendosi fuori posto e a disagio in mezzo agli altri, preferiscono auto-isolarsi. La forte mancanza di autostima e di sicurezza in se stessi può, nei casi più estremi, portare a depressione e compromettere lo sviluppo completo della personalità, impedendo di proseguire serenamente nel processo di crescita sociale.

Per contrastare la calvizie precoce è importante intervenire tempestivamente: la prevenzione è sicuramente il primo modo per farlo. Innanzitutto, bisogna rivolgersi a uno specialista per comprendere la natura del problema e individuare la soluzione più adatta. Il tricologo effettuerà un test preliminare per valutare lo stato di salute del capello e della cute. In base ai risultati ottenuti, sarà in grado di determinare la gravità della situazione e proporre trattamenti tricologici adeguati, rinforzanti e anticaduta, che aiutano il cuoio capelluto a ritrovare il giusto equilibrio e stimolano la crescita fisiologica del capello.


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